Il Teatro Ponchielli nel quattrocentesimo anniversario della morte di William Shakespeare intende celebrare il grande autore inglese facendosi promotore di un interessante progetto che coinvolgerà, accostandole, opera e prosa.
Il Teatro Ponchielli di Cremona inaugura il 7 ottobre la sua Stagione d’Opera con A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten, titolo finora mai rappresentato a Cremona, e inserito all'interno di un progetto assai interessante dedicato a William Shakespeare in occasione dei quattrocento anni dalla sua morte. L’opera verrà successivamente presentata sui palcoscenici dei teatri coproduttori (tutti i teatri di OperaLombardia e il Teatro Valli di Reggio Emilia) sempre accostata al proprio equivalente in prosa, ovvero Sogno di una notte di mezza estate, nella versione realizzata dal Teatro Elfo Puccini di Milano: un progetto unitario ed innovativo, dunque, che mette a confronto la medesima opera teatrale proposta attraverso l’utilizzo di diversi mezzi espressivi. La regia dell’opera di Britten sarà l’affidata alla “coppia” teatrale formata da Elio De Capitani (regista anche di Sogno) e Ferdinando Bruni, che, sullo stesso impianto scenico, guideranno alla scoperta del capolavoro shakespeariano sia la compagnia di prosa sia quella d’opera. La direzione d’orchestra di A Midsummer Night’s Dream, sarà affidata a Francesco Cilluffo che ha approfondito in Inghilterra lo studio della musica di Britten.
Scritto in un periodo compreso tra il 1593 e il 1596, Sogno di una notte di mezza estate è una commedia delicata ed elegante in cui l’autore inglese riesce a combinare, bilanciandoli magistralmente, moltissimi e diversissimi temi. Argomento principale è certamente quello dell’amore, alla cui influenza né mortali né esseri soprannaturali possono resistere. Un potere questo affine a quello della magia, altro filone d’interesse presente nella commedia shakespeariana che determina il continuo passaggio dal piano della veglia a quello del sogno. Il sogno, infatti, oltre che nel titolo dell’opera, è continuamente evocato e rappresentato all’interno della pièce e lo stesso Puck, folletto tratto dal patrimonio folklorico britannico, nella sua captatio benevolentiae conclusiva, si rivolge direttamente agli spettatori dicendo: “immaginate come se veduti ci aveste in sogno, e come una visione di fantasia la nostra apparizione”. Altro espediente cui ricorre l’autore inglese nell’opera è l’utilizzo del teatro nel teatro. La metateatralità, in questo caso, pare sia stata scelta da Shakespeare in senso ironico: il tentativo degli artigiani di mettere in scena una tragedia antica, trasformandola invece in una farsa e suscitando quindi le risa piuttosto che il pianto, rappresenta un’invettiva nei confronti di autori ed attori dilettanti coevi all’autore che cercavano di farsi strada nell’ambiente teatrale londinese.
Gli interpreti principali saranno: Enzo Curcurù (Teseo/Oberon), Sara Borsarelli (Ippolita/Titania), Marco Bonadei (Bottom), Clio Cipolletta (Elena), Sarah Nicolucci (Ermia), Vincenzo Giordano (Lisandro), Loris Fabiani (Demetrio), Giuseppe Amato (Puck).
Pur con alcuni tagli, la struttura drammaturgica e narrativa di A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten è pressoché del tutto fedele all’originale shakespeariano. In particolare, il compositore inglese mantiene la distinzione dei tre piani principali su cui si sviluppa la vicenda e che coinvolge altrettanti gruppi di personaggi. Ad essi Britten assegna atmosfere musicali corrispondenti, caratterizzandoli da un punto di vista sonoro in modo assai preciso: la musica è popolareggiante per gli artigiani, d’impronta romantica per il quartetto di innamorati, eterea e sognante per il mondo di fate ed elfi. A porre in comunicazione questi tre livelli di situazioni drammaturgiche e di personaggi è Puck, impersonato da un attore ed annunciato sempre da uno squillo di trombe che diventa quasi un suo riconoscibile leitmotiv.
Di grande rilievo è anche il ruolo assegnato da Britten al coro di voci bianche, elfi e fate alla corte di Oberon e Tytania, associati ad una musica sempre lieve, la cui sonorità fatata è ricreata dagli archi con un ampio uso di glissando, dalla celesta e dalle arpe. Da Shakespeare Britten riprende anche l’intento ironico della messa in scena della tragedia di Piramo e Tisbe da parte degli artigiani, che nell’opera del compositore inglese si tramuta in una parodia del melodramma ottocentesco italiano. L’effetto comico è il medesimo di quello nella scena equivalente in Sogno di una notte di mezza estate senza tuttavia l’accenno polemico presente in Shakespeare.
Gli interpreti principali dell’opera saranno: Raffaele Pe (Oberon), Anna Maria Sarra (Tytania), Simone Coppo (Puck), Zachary Altman (Bottom), Angela Nisi (Helena), Cecilia Bernini (Hermia), Alex Tsilogiannis (Lysander), Paolo Ingrasciotta (Demetrius).
Sogno di una notte di mezza estate - SCHEDA SPETTACOLO
A Midsummer Night's Dream - SCHEDA SPETTACOLO